27 Settembre 2024
Partenza
Partiamo alla mattina alle 11 un po’ in ritardo rispetto al previsto.
Dopo un viaggio un po’ trafficato arriviamo al porto di Bari alle 17.
L’attracco della Superfast, la compagnia ove abbiamo prenotato il biglietto, è in fondo al porto. Arrivati alla biglietteria, ci danno i biglietti e subito saliamo sul traghetto.
Siamo gli ultimi tra i camperisti che viaggiano secondo la formula del campeggio a bordo. Quindi ci dobbiamo accontentare di un posto in seconda fila e nemmeno davanti alle finestre.
Ceniamo e verso le ore 20 la nave parte.
Siamo stanchi della giornata di viaggio e dopo cena sul nostro camper andiamo a dormire.
Nessuna cabina è più confortevole del proprio camper.
28 settembre
Arrivati
Sono seduto su una sedia davanti ad un finestrone dell’area camping on board della nave. Sono le ore 12 locali e l’altoparlante ha appena comunicato che tra un’ora sbarcheremo al porto di Patrasso.
La notte è passata bene, un po’ caldo ma senza lenzuolo si è dormito bene.
Alle 6 ci hanno svegliato gli altoparlanti per avvertirci che eravamo arrivati nel porto di Igumenitza. Sono scesi i veicoli che dovevano arrivare ad Igumenitza e il ponte si è un po’ svuotato.
Vediamo terra da entrambi i lati della nave e prende anche il segnale del telefono.
L’idea è che appena scesi ci fermiamo alla prima taverna sul mare per mangiare.
Sbarchiamo e ci dirigiamo verso Atene attraversando Patrasso in cerca di una taverna. Ma non troviamo nulla che ci soddisfa ed appena fuori città ci fermiamo in uno spiazzo e pranziamo in camper.
Poco prima siamo rimasti bloccati per un incidente tra una moto e un’auto. Qui i motociclisti viaggiano quasi tutti senza casco e assistiamo all’ambulanza che recupera il ferito con una barella e riparte per l’ospedale.
Abbiamo impostato il navigatore evitando i pedaggi autostradali e ci fa entrare e uscire dall’autostrada saltando i caselli. L’autostrada è breve ma cara perchè hanno equiparato i camper ai camion.
I percorsi che ci fa fare lungomare sono molto belli e nel tratto autostradale ad un bagno pubblico svuotiamo il WC. Dopo però ci fa uscire ed invece di farci passare vicino al mare ci fa arrampicare sul monte facendoci fare strade strette e persino su un ponticello largo quanto il nostro camper: questa strada è assolutamente da evitare, meglio fare l’autostrada nell’ultimo tratto.
Inserisco sul navigatore Magic Earth l’area di sosta n. 1716 del database presente su questo sito ed imposto la navigazione veicolo camion con le dimensioni del mio camper per sperare che mi faccia evitare strade strette. Se seguite queste istruzioni per inserire le aree di sosta su Magic Earth potete impostare il numero dell’area di sosta per avviare la navigazione verso la località.
In serata arriviamo in uno spiazzo già in parte occupato da altri camperisti in sosta libera. Ci mettiamo anche noi ai bordi della spiaggia e ci godiamo il posto e il rumore del mare.
29 settembre
korfos
Al mattino ci godiamo un primo bagno nel mare greco molto trasparente. Oggi è domenica e la spiaggia già piena di camper dalla sera precedente si popola di alcune auto greche. Non siamo molto lontani da Atene.
Dopo il bagno decidiamo di spostare il camper in fondo all’ampio spiazzo sterrato a ridosso della montagna, dopo un gruppo formato da tre camper greci.
Siamo completamente al sole ma verso il tardo pomeriggio l’ombra della montagna ci darà un po’ di fresco.
La vista di alcune bottiglie di plastica abbandonate vicino a noi ci disturba, le raccolgo e insieme ai nostri rifiuti le andiamo a buttare al cassonetto posto prima dello spiazzo sterrato.
All’ora di pranzo ci incamminiamo verso Korfos e arriviamo ad un ristorante sulla spiaggia chiamato Valera. Qui mangiamo dell’ottimo souvlaki birra Mythos a volontà per soli 29€.
Tornati al camper ci riposiamo un po’. Il vento è tornato forte come nella notte scorsa, ora soffia da nord. Spazza tutto il golfo. Nel pomeriggio ci godiamo il fresco e già alle 17 siamo all’ombra della montagna a goderci il fresco.
Poco prima di mezzanotte veniamo svegliati da entrambi i cellulari che emettono un segnale di emergenza emanato dalle autorità di protezione civile greca. Il messaggio scritto in greco ed inglese dice che a causa di un vasto incendio nella zona di Xylokastro i fumi si stanno dirigendo a causa del forte vento nella zona di Corinto. Noi fortunatemente siamo lontani anche se sottovento. Google maps ha ora una interessante possibilità, si può visualizzare un tipo di mappa che riporta gli incendi in corso, interrogandola sappiamo che l’incendio è attualmente di 7 chilometri quadrati, ma nei giorni seguenti aumenterà notevolmente fino a lambire l’abitato di Xylokastro.
30 settembre
Costa bianca
Al mattino visto l’allarme diramato dalle autorità greche decidiamo di partire e fare la seconda tappa del nostro itinerario: Salanti.
E’ più a sud e quindi anche piu’ lontano dall’incendio.
Dopo circa un’ora ed un quarto arriviamo alla spiaggia di Salanti: il posto è bellissimo un grande piazzale di terra che contorna una striacia di spiaggia ciottolosa bianchissima che dà dei colori turchesi al mare. Stona solo un ecomostro posto più indietro forse un ex albergo; ora è uno scheletro di cemento rettangolare che andrebbe abbattuto.
Arrivati dalla strada asfaltata si scende in una stradina sterrata e subito a destra si incontra una chiesetta più in là si scorgono diversi camper messi in ordine sparso chi più indietro e lontano dal mare ma vicino ad un albero, altri invece parcheggiati ai bordi della spiaggia. Siamo fortunati a circa metà spiaggia scorgiamo un bell’albero, l’unico ai bordi della spiaggia senza che ci sia nessuno. Ci fermiamo li, il camper al sole a caricare con il fotovoltaico le batterie e noi a goderci la fresca ombra della pianta. Piazziamo sotto la pianta il tavolino e le sedie.
scarico dal camper il kayak componibile in tre pezzi e una volta unito faccio il primo giro in mare.
All’ora di pranzo mangiamo sotto la fresca ombra, è un paradiso.
Nel pomeriggio nuovo giro in kayak ma questa volta ci monto il motore elettrico che ho portato: è un esperimento sembra che vada bene. La prima prova dopo un giro nella baia si conclude. Ci riproverò domani.
Alla sera uno splendido tramonto sul mare, poi la cena e a dormire.
1 ottobre
Salanti
Appena svegli iniziamo i preparativi per andare al mare.
Il posto è idilliaco per i camperisti, tanto spazio, una lunga spiaggia e campeggio libero. Per fortuna l’autodisciplina dei turisti non lascia rifiuti in giro e il luogo è abbastanza pulito, per gettare i rifiuti c’è un cassonetto sulla strada asfaltata prima di scendere sul piazzale sterrato.
Questo viaggio rispetto ai precedenti ha qualche novità riguardo alle nostre attrezzature, il camper l’ho dotato di un secondo impianto fotovoltaico che completa il tetto ricoprendolo tutto di pannelli. Il secondo impianto è autonomo dal primo e alimenta con due batterie al litio e lo descrivo meglio nella rubrica della tecnica.
La seconda novità sta nell’aver dotato il kayak di un motore elettrico, la modifica che ha consentito di montare un motore elettrico da 1100w è ancora sperimentale e questa mattina ho potuto collaudarlo facendo un’ora di navigazione nella baia e in quella adiacente. L’esperimento è pienamente riuscito.
La terza novità è che alle riprese con telecamere varie ho aggiunto le riprese con un drone.
Il drone l’ho fatto decollare nel primo pomeriggio compiendo due voli.
Poi il vento si è alzato rendendo difficili e instabili le riprese.
Alla sera di nuovo un bel tramonto sul mare.
2 ottobre
Salanti
Rimaniamo ancora un giorno in questo posto idilliaco per i camperisti.
I frequentatori assidui del posto hanno avvistato in mare la foca monaca quasi scomparsa dalle coste italiane e anche tartarughe marine.
Iniziamo in mattinata il nostro giro in kayak questa volta siamo in due e ci andiamo usando le pagaie per fare del sano esercizio ginnico. L’itinerario è lo stesso del giorno precedente.
Verso l’ora di pranzo faccio di nuovo volare il drone per le riprese.
Pomeriggio relax all’ombra dell’albero sulla spiaggia.
3 ottobre
La tartaruga marina
Nuovo giro in kayak sempre in due, arriviamo ad alcune spiaggette presenti sulla destra della lunga spiaggia sotto ad alcune villette.
Ad un certo punto notiamo a riva una testolina che sporge dalla superficie dell’acqua: è una piccola tartaruga marina, ci nota e si rimmerge riprendendo il largo. Tentiamo di mettere in acqua il kayak per fare delle riprese con la telecamera subacquea ma siamo troppo lenti e la tartaruga è già lontana.
Tornati alla nostra spiaggia si incomincia a smontare il kayak che nel pomeriggio partiamo.
Nel pomeriggio salutiamo gli altri camperisti italiani che abbiamo conosciuto li e partiamo per Astros.
A Nauplia facciamo spesa ad un supermercato Lidl.
Proseguiamo sulla strada litoranea fino ad Astros, dalla strada vediamo uno spiazzo sul mare con molti camper parcheggiati ci fermiamo li la notte.
4 Ottobre
Astros
Ci alziamo e dopo una passeggiata sulla spiaggia un bel bagno.
Eseguo anche qui delle riprese con il drone e partenza per Agias Focas.
La strada il primo tratto è panoramica vista mare, ci fermiamo in uno spiazzo vista mare per pranzare.
Ripartiamo e la strada diventa sempre più a curve. Troviamo anche una strada sbarrata che ci costringe a fare un giro più lungo salendo e scendendo le montagne con curve a gomito e rocce sporgenti. La strada è a larghezza variabile, siamo costretti in alcuni tratti a cavalcare la doppia striscia centrale visto che la larghezza della corsia a tratti è più stretta del nostro camper. Nei centri abitati le strade sono larghe quanto il nostro camper e sono a doppio senso di circolazione.
Dopo alcune ore di viaggio arriviamo ad Agias Focas, ci sono già altri camper nel parcheggio prima dell’isoletta con la chiesetta e cimitero. L’isoletta è una attrazione turistica sicuramente da vedere.
Al mattino il tempo è grigio, il vento ci ha cullati tutta la notte e al mattino è ancora forte. Decidiamo di partire per Vinglafia ma prima riempiamo le bottiglie dell’acqua potabile da un rubinetto posto prima del ponticello che porta all’isoletta.
Preferiamo non percorrere la strada che ci propone il navigatore per la montagna ma decidiamo di tornare indietro fino a Nomia e da li prendere la strada per kalives – Lira – Neapoli e in seguito Elafonisos. No, è priva di punti con passaggi molto stretti ma già nel 2016 tentammo partendo da Agias Focas di passare per la strada più corta che scavalca la montagna ma dovemmo tornare indietro per i passaggi montani troppo stretti.
Arriviamo in tarda mattinata a Vinglafia ed entriamo subito nel parcheggio della Taverna Oasis che fa camper stop, con 5€ si può sostare la notte e si può scaricare i serbatoi e i Wc ricaricare l’acqua e fare le docce. C’e anche il Wifi. Ormai è parecchi giorni che siamo in sosta libera e abbiamo la cassetta Wc da svuotare. Ne approfittiamo anche per pranzare con dell’ottimo cibo di cucina greca con solo 30€ in due.
Nel pomeriggio voglio fare un giro di perlustrazione della zona con la fat-bike mia fedele compagna di tutti i miei viaggi in località di mare.
Il tempo è però molto incerto a tratti cadono delle gocce che però non mi impediscono di fare un bel giro dove posso costatare che la zona è ancora molto bella, c’e la laguna in parte prosciugata contornata da dune e poi il mare. La zona è protetta e la sera passano le guardie della riserva a fare le multe a chi campeggia fra le dune. camper che vedo al mare alla sera rientrano tutti nel camper-stop della taverna Oasis.
Incomincia a piovigginare più intensamente e rientro dal mio giro in bici.
Cena in camper.
Domenica 6 ottobre
Riserva di Vinglafia
Sono all’ombra di un ginepro che emana un gradevole profumo di macchia mediterranea. Seduto su una sedia a contemplare il golfo che da Vinglafia si affaccia su Neapoli, l’isola di Elafonisos attraversando la duna di sabbia è alle nostre spalle. Il mare qui non ha nulla da invidiare alla tanto decantata spiaggia di Elafonisos. E’ sicuramente tra i più trasparenti della Grecia. Questa mattina mi sono concesso una lunga nuotata con maschera e pinne, qui vicino ci sono i resti di un antico insediamento abitato ora tutto sott’acqua. Nuotando nei pressi di una boa che riporta sott’acqua un cartello con lo schema delle mura. Sono ancora perfettamente visibili i resti delle mura rettiliee. L’università di Nottingham ha condotto studi sull’insediamento. PAVLOPETRI – LA CITTA’ SOMMERSA
La città di Pavlopetri (greco: Παυλοπέτρι), secondo gli studiosi, con i suoi 5000 anni di età è una delle città sommerse più antiche del pianeta. Si tratta di un sito archeologico unico nel suo genere. Le profondità del mare ospitano un intera cittadella di 2.2 ettari composta da edifici, strade, cortili e tombe.
La lunga spiaggia a forma di mezza luna è molto invitante per lunghe passeggiate con da un lato la duna e dall’altro un mare cristallino. Anche noi come diversi turisti ci lasciamo tentare di percorrerla tutta.
Ritornati al camper dopo due ore di passeggiata pranziamo.
Alla sera torniamo alla taverna Oasis facciamo acqua e ceniamo con 26€ in due.
Lunedi 7 ottobre
Elafonisos
Arrivati in spiaggia nella riserva di Vinglafia tiriamo fuori il kayak e incominciamo ad attrezzarlo per la traversata verso l’isola di Elafonisos. Si siamo decisi di andarci in kayak e non in traghetto.
Carichiamo anche i giubbotti di salvataggio non si sa mai anche se oggi le condizioni metereologiche sono ideali sole poco vento e mare calmo.
Attrezziamo il kayak anche con il motore elettrico. La batteria l’ho preventivamente caricata con i pannelli fotovoltaici del camper.
Partiamo seguendo una rotta molto a sinistra del porto di Vinglafia in modo da non incrociare il traghetto.
La traversata è piacevole con un leggero vento contrario diamo poca potenza al motore circa 100W in mezz’ora siamo a ridosso della costa dell’isola e proseguiamo costeggiando il lato est dell’isola. Dopo aver superato l’abitato del porto la costa si fa frastagliata e rocciosa.
Dopo circa mezz’ora scorgiamo una tartaruga marina di grosse dimensioni ma anche questa volta come ci era successo a Salenti come ci vede si inabissa e perdiamo le sue tracce.
Riprendiamo la navigazione della costa est in direzione sud. Scorgiamo una grotta marina, ci avviciniamo. Due aironi ci vedono e prendono il volo. La grotta ha i fondali di un verde smeraldo e l’acqua è limpidissima non occorre la maschera per vedere il fondo.
Scattate alcune foto e qualche video decidiamo di ritornare verso il porto.
Arrivati al porto registriamo lo stupore dei locali e turisti nel vedere noi con questa piccola imbarcazione fare il nostro ingresso passando vicino ai traghetti.
Cerchiamo un punto di approdo. Ci sono alcune spiaggette con dietro dei tavolini, stiamo cercando una taverna per andare a mangiare. L’acqua
anche nel porto è trasparentissima ma a fatica passiamo tra gli scogli poco profondi e più volte dobbiamo tornare indietro perchè il fondale è poco profondo e rischiamo di toccare. Dopo un po’ di manovre troviamo una spiaggetta dove lasciare il kayak. Proseguiamo a piedi e sul lato del porto che ospita i motoscafi troviamo un classico ristorante greco con le sedie di legno impagliate.
Ci chiedono di che nazionalità siamo e saputo che siamo italiani ci portano il menù scritto in italiano.
Mangiamo spendendo in due 24€ e torniamo al kayak.
Ripartiamo mentre sta per arrivare in porto il traghetto, lo evitiamo passando nel lato con fondale basso. Siamo usciti in mare aperto, passiamo vicino al faro che segnala rocce affioranti, una leggera ondina ci prende in diagonale di poppa. Dopo circa 15 minuti siamo vicino alle prime spiagge di Vinglafia, ma dobbiamo fare un tratto di costa per arrivare dove abbiamo lasciato il camper sulla spiaggia.
Arrivati sulla spiaggia facciamo conoscenza con un camperista italiano: Maurizio che cordialmente ci saluta. E’un lettore del nostro sito arcipelagoverde.it (ha visto le insegne sul nostro camper) dove trova lo spunto per i suoi viaggi non meno avventurosi dei nostri, ha un pick up con sopra una cellula abitativa.
Dopo l’ennesimo bagno in acque super cristallina la nostra giornata si conclude.
Martedi 8 ottobre
Paralia Elea
Partiamo subito al mattino destinazione Kalò Nerò nel viaggio perdiamo circa un’ora ad un supermercato Lidl prima di Sparta.
Arriviamo a Kalo Nerò che ormai sono le 14 e ci troviamo nel bel mezzo della partenza del giro del Peloponneso di auto storiche.
Dopo pranzo decidiamo di cambiare spiaggia e dirigerci pochi chilometri più a nord, la scelta è azzeccata perchè scopriamo una lunga spiaggia con alle spalle la pineta in cui tantissimi camper sono in campeggio libero. Le nazionalità: sono soprattutto tedeschi ma non mancano svizzeri, polacchi e di altre nazionalità in maggioranza del nord Europa.
Ci fermiamo anche noi e dopo un bellissimo tramonto sul mare si conclude la nostra giornata.
mercoledi 9 ottobre
Paralia Elea
Oggi delle riprese rapide con il drone e poi giro con la fat-bike esplorando la vasta pineta e ritornando percorrendo il lungo tratto di spiaggia. La pineta è tutta occupata da camper, roulotte e persino tende. Gi ospiti di questa pineta sono sicuramente alcune centinaia di turisti. Alcuni danno l’impressione di starci da tempo e magari svernano qui visto che nel nord Europa il clima è molto rigido.
Alcuni fanno il bagno in mare nudi, hanno l’aria di vecchi figli dei fiori ormai attempati.
Insomma è una comunità variegata di tutte le nazionalità europee. Qui il nazionalismo non c’è e si respira il senso della vera Europa.
Un rapido bagno e poi montiamo il tavolino all’aperto sotto l’ombra di un grande pino per pranzare.
Nel pomeriggio altro giro in fat-bike, nuove riprese con il drone ed infine il grande spettacolo del tramonto sul mare. E’ un momento magico e c’è anche chi guardando il tramonto medita in posizione yoga.
giovedì 10 ottobre
Patrasso
Sono comodamente seduto su una sedia sul balconcino della superfast in camping on bord, e al fresco del vento che viene dal mare scrivo le conclusioni di questo viaggio.
Questa mattina siamo partiti dalla bellissima pineta di Elea e abbiamo percorso due ore e mezza di viaggio per poi entrare nel Porto di Patrasso con molto anticipo. Essendo tra i primi a salire sulla nave siamo riusciti a parcheggiare il camper a fianco di una grande finestra.
In conclusione del viaggio possiamo dire che anche se nel Peloponneso ci siamo venuti diverse volte la nostra curiosità ci ha portato a scoprire spiagge nuove e luoghi di grande interresse ambientale.
La Grecia rimane il paese dove in Europa è ancora possibile fare sosta libera in località non visitate dal turismo di massa, all’opposto possiamo dire che è la Corsica il luogo dove è impossibile parcheggiare un camper anche solo per fare un bagno (vedere itinerario Corsica 2023). Invece in Grecia le spiagge libere sono la stragrande maggioranza senza subire la dittatura degli stabilimenti balneari come è in Italia. L’acqua è molto più trasparente soprattutto in località a sud del Peloponneso e lontano dagli allevamenti ittici.
Il costo della ristorazione è più basso che in Italia e anche i campeggi sono a buon mercato. Il costo del diesel era 1,4 – 1,5 €/l. quindi molto più basso che in Italia.
La nota dolente rimangono i rifiuti soprattutto plastica abbandonata su tutte le strade e manca ancora la raccolta differenziata, in compenso i luoghi dove ci siamo fermati erano più puliti che negli anni scorsi. Il comportamento dei turisti è stato ovunque corretto, ognuno depositava i propri rifiuti negli appositi cassonetti anche se dislocati molto lontano da dove stavano.